giovedì 20 settembre 2018

I RELITTI STELLARI E L'ANELLO DI FUOCO DI NGC1097

Nella costellazione della Fornace, situata proprio sotto la grande ansa dell’Eridano, è situata una bellissima galassia a spirale del tipo barrato, NGC1097. Lontana 45 milioni di anni-luce, è probabilmente una delle componenti più lontane del grande ammasso di galassie della Fornace, il cui centro è posto a 62 milioni di anni-luce dalla Via Lattea.


Tale galassia è caratteristica per le estesissime braccia di colore blu, colore che evidenzia la giovane età delle stelle che le costituisce, nonché per il gran numero di nebulose, le regioni di formazione stellare che appaiono di colore prettamente rossastro a causa dell’idrogeno di cui sono composte. Anche se a prima vista l’aspetto che più colpisce in questa immagine è la presenza di una piccola galassia che sembra essere stata inglobata da NGC1097, in realtà la sua caratteristica più peculiare è quella di rilevare, in lunghe esposizioni, la presenza di almeno quattro deboli ma lunghissimi getti visibili nella banda ottica dello spettro, estesi ben oltre le braccia bluastre galattiche. Non solo: NGC1097 è una galassia assai massiccia, con un nucleo attivo ospitante un buco nero super-massiccio; nella regione galattica posta subito al di fuori dell’area nucleare, è presente una sorta di anello di colore blu, caratteristico delle regioni di intensissima formazione stellare. Decine e decine di stelle azzurre super-massicce si creano annualmente in quelle zone dove i gas raggiungono temperature davvero estreme!

Molto probabilmente, la formazione di tale anello è in stretta relazione con la passata attività del nucleo della galassia gigante, ora quiescente. Anche se i quattro getti che appaiono nello foto a lunga posa sembrano avere come punto radiante proprio il nucleo della galassia - cui , fino a poco tempo fa, se ne attribuiva la creazione – tali lunghissime strutture, analizzate con i radiotelescopi del VLA alla lunghezza d’onda di 21 cm, non hanno mostrato la presenza di idrogeno neutro, il che esclude la possibilità che contengano nubi gassose di qualche tipo: i quattro getti sarebbero quindi composti esclusivamente da stelle e, assai probabilmente, sarebbero residui della cattura e conseguente sfaldamento di una o più galassie molto più piccole, entrate più volte in interazione con questa galassia gigante al punto da incrementarne notevolmente la massa.


In NGC1097, tra l’altro, sono state registrate negli ultimi anni ben tre supernovae (SN1992bd, SN1999eu, SN2003B); consiglio quindi, ai possessori di telescopi di un certo diametro, di seguirla a partire già da questo periodo...chissà che non salti fuori una nuova supernova tra le tante stelle azzurre e massicce di cui questa galassia gigante è formata.

(Image credits: Martin Pugh, HST/NASA)

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