La luce che raggiunge la Terra da galassie estremamente distanti ha impiegato molto tempo per viaggiare e giungere ai nostri rilevatori: questa proprietà permette quindi di sondare l'Universo nel suo lontano passato ovvero quando esso era decisamente giovane.
Poiché la lunghezza d'onda della luce di questi oggetti viene notevolmente dilatata dall'espansione dell'Universo - effetto noto come “spostamento verso il rosso” o, più semplicemente, redshift - ne consegue che galassie lontanissime esibiscono redshift più grandi in proporzione alla loro distanza e, quindi, al tempo: il redshift diviene, quindi, una sorta di marcatore dell'età stessa dell’Universo!
Ebbene, da poco è stato scoperto un superammasso di galassie con redshift pari a 2,5: in altre parole, l’oggetto era presente nell’Universo già 2,3 miliardi di anni dopo il Big Bang!
Ebbene, da poco è stato scoperto un superammasso di galassie con redshift pari a 2,5: in altre parole, l’oggetto era presente nell’Universo già 2,3 miliardi di anni dopo il Big Bang!
Strutture come questa sono state in realtà già osservate nell'Universo a redshift più bassi: in'un età a noi più recente, quindi, alla quale l'Universo ha già avuto tempo sufficiente per permettere ai superammassi di evolversi in strutture così grandi. Stando così le cose, non è difficile comprendere come la stessa esistenza dell'immenso Hyperion, già presente quando l'Universo era giovanissimo, sia un vero rebus!
Hyperion, situato nella costellazione del Sestante, è stato identificato analizzando il grande numero di dati ottenuti dallo strumento VIMOS Ultra-deep applicato al Very Large Telescope (ESO), che fornisce una mappa tridimensionale dell'Universo distante senza precedenti sulla distribuzione di oltre 10 mila galassie!
La struttura di questo proto-superammasso è alquanto complessa: Hyperion contiene almeno 7 regioni ad alta densità - simili a grandi bolle - collegate da filamenti di galassie.
Mentre i superammassi presenti nell’Universo attuale tendono ad avere una distribuzione della loro massa molto più concentrata, la struttura di Hyperion è distribuita più uniformemente; tale differenza è probabilmente dovuta al fatto che i superammassi presenti nell'Universo recente, vecchi di miliardi di anni (molto più di Hyperion, quindi, che appare a noi quando era giovane), hanno avuto il tempo utile affinché la forza di gravità aggregasse la materia in regioni più dense.
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