domenica 14 aprile 2019

LA STRANA SUPER-TERRA GEMELLA DI MERCURIO

Nella continua ricerca di pianeti extra-solari, di tanto in tanto saltano all'attenzione alcuni casi veramente interessanti, soprattutto quando trattasi di pianeti di "tipo terrestre" ma con massa o dimensioni molto maggiori di quelle del nostro pianeta: motivo per il quale vengono definiti "super-Terre". 

Uno di questi è stato scoperto nel 2018 attorno ad un'anonima stellina di decima grandezza situata nella costellazione della Vergine, nota come K2-229: una nana arancione di sequenza principale lontana 339 anni luce dal Sistema Solare, dal raggio e massa pari al 79% e all'84% dei corrispettivi solari.

Rappresentazione artistica di K2-229 b durante un transito sulla stella K2-229

Con i dati ottenuti dal telescopio spaziale Kepler, è stato possibile individuare non uno ma ben tre pianeti attorno ad essa: tutti, aventi un'orbita così stretta da essere più vicini alla loro stella madre di quanto non sia Mercurio al Sole!

Studiando la velocità radiale della stella e i transiti che il più interno di questi tre pianeti (che orbita attorno alla stella in soli 14 giorni!) compie passando sul suo disco luminoso causando le variazioni di luminosità osservate da Kepler, è stato possibile determinare la dimensione e la massa del pianeta: e i risultati indicano che questo pianeta - chiamato K2-229 b - è un mondo "fatto di metallo": non dissimile da Mercurio per composizione e, per dimensioni, appena più grande della Terra.

Ma mentre la Terra, ma anche Venere e Marte, hanno nuclei metallici che costituiscono circa un terzo delle loro masse, il nucleo di Mercurio - e così quello di K2-229 b - ha grandi dimensioni più ragguardevoli, pari a due terzi della massa di questi due pianeti!

K2-229 b orbita attorno alla sua stella ad una distanza pari ad 1/100 della distanza tra la Terra e il Sole, rivolgendo ad essa sempre la stessa faccia: motivo per il quale, sul lato illuminato dalla stella, la temperatura diurna può raggiunge ben 2058° C (Mercurio, che orbita più lontano, raggiunge "solo" 427° C). 

Nonostante la sua vicinanza alla stella madre e l'estrema temperatura cui è sottoposto, si ritiene che K2-229 possa essere dotato di una sottile atmosfera di vapore di silicati creata dalle alte temperature sul lato rivolto verso la stella; anche se quest'ultima è estremamente attiva, tuttavia K2-229 b potrebbe non aver perso completamente la sua atmosfera: nel caso in cui tale pianeta possedesse un campo magnetico, infatti, questo potrebbe fare da scudo al potente vento stellare e alle intense radiazioni che provengono dalla stella a seguito dei brillamenti alla sua fotosfera.

Le stranezze di questo strano mondo inducono a chiedersi come sia nato. Tra le ipotesi maggiormente accettate: 1) parimenti a quanto probabilmente accaduto allo stesso Mercurio, subito dopo essersi formato K2-229 b ha subito il violento impatto di un corpo esterno che ha portato il pianeta quasi a disintegrarsi, perdendo gli strati più esterni e composti di materiale meno pesante 2) K2-229 b si è formato in una zona di quel sistema priva di silicati 3) l'attività della stella ha forse portato la il mantello del pianeta ad evaporare. 

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