“Si dice che quando una
persona contempla le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione
dispersa nell’Universo” (Salvador Dalì).
Mai frase fu più vera. Il contatto che si crea con il cielo
stellato, specie al di sotto di una volta celeste prettamente oscura, crea
inevitabilmente emozioni di tale portata che portano ad aprire il cuore e la
mente all’incredibile fascino e mistero sviluppato dal luccichio delle stelle
e, in una dimensione ancor più grande, dallo stesso Universo. Logica
conseguenza, il porsi domande relativamente alle meraviglie cosmiche: “come, quando,
dove, perché”. Domande che spesso trovano risposta ma che in altri casi aprono
quesiti ancora più profondi cui è difficile fornire spiegazioni. A rispondere
alle domande e alla curiosità ci pensa la scienza, che secondo galileiano
metodo “osserva, teorizza e sperimenta”, laddove possibile.
E proprio dall’osservazione degli astri nacque la più antica delle
scienze, l’Astronomia; a dimostrarlo, i monumentali strumenti megalitici, le
numerose incisioni rupestri e frammenti di osservazioni antichissime giunte
fino ai giorni odierni. Il fascino del firmamento, sopra descritto, fu sentito
fin dai tempi più antichi, precisamente quando l’essere umano, uscito dalle
tenebre di una vita dedicata alle sole necessità materiali all’esistenza, fu
conscio del mondo attorno a se.
Allo stesso tempo, l’Astronomia è anche una scienza moderna,
cresciuta notevolmente soprattutto negli ultimi decenni anni grazie all’apporto
fornito da strumentazione sempre più sofisticata e all’avanguardia come i
moderni telescopi e radio-interferometri, sia terrestri che spaziali, nonché grazie
all’ausilio di sonde interplanetarie, inviate a studiare i vari corpi che
popolano il Sistema Solare, sfruttando le leggi di gravità newtoniane.
Ciò nonostante, l’Astronomia è anche la scienza più misconosciuta:
pochi la conoscono nella sua vera essenza, che possiede la fisica e la
matematica come sue fondamenta; soprattutto perché in molti Paesi non la si
insegna nelle scuole oppure la si insegna poco e male, trascurandone gli
aspetti più significativi…per non parlare, poi, della moltitudine di persone
che la confondono con l’astrologia e le sue innumerevoli mistificazioni!
D’altra parte, l’Astronomia è anche l’unica scienza che conta uno
stuolo enorme di appassionati e di cultori non professionisti in continua
crescita in tutto il mondo, gli Astrofili; gente che spesso non si limita solo ad
apprendere nozioni da libri o riviste specializzate ma apporta un contributo
attivo ed utilissimo al progresso dell’Astronomia soprattutto nella ricerca di
comete, nell’osservazione di stelle variabili o di sciami meteorici, aiutando significativamente
i professionisti alla comprensione dei meccanismi di alcune delle leggi che
regolano l’Universo.
Ma di cosa si occupa esattamente l’Astronomia? Potremmo definirla
come la “scienza che studia gli astri”; altresì, potremmo anche aggiungere che
l’Astronomia si occupa di comprendere la storia del Cosmo e la sua evoluzione
nel tempo. C’è una notevole particolarità che rende questa scienza ancor più
affascinante: il raggio di luce, che ci fornisce le informazioni utili a comprendere
l’Universo, si diffonde nel Cosmo con una velocità “finita”. Proprietà
notevolissima, che fa dell’Astronomia una vera finestra sul passato, poiché la
luce delle stelle o quella di lontane galassie che oggi vediamo è partita
decine, centinaia, migliaia o miliardi di anni fa! L’Universo, in altre parole,
si presenta a noi così come era nel passato!
Chiunque si può dedicare all’osservazione del cielo, iniziando nel
più semplice de modi: ad occhio nudo, chiaramente lontano da luci parassite; l’osservazione
della volta celeste permette infatti di comprendere alcune cose interessanti
come il moto apparente del Sole, della Luna e dei pianeti rispetto alle stelle “fisse”
di fondo poste lungo l’eclittica, lo svolgersi delle fasi lunari o la bellezza
delle eclissi, siano esse lunari o solari. Gli strumenti, poi, costituiscono
certamente il passo successivo per l’osservazione diretta di ciò che l’Universo
contiene. Ma il vero punto di partenza per addentrarsi nell’Astronomia è vicino
più di quanto si possa pensare: la nostra Terra. Il viaggio alla scoperta delle
meraviglie del Cosmo non può non partire che dal nostro pianeta, fino a qualche
secolo definito come il centro del tutto, autentica proiezione dell’antropocentrismo.
In seguito, relegato a comune pianeta orbitante attorno ad una comune stella
solo grazie all’estenuante lavoro di osservazione e calcolo di grandi
scienziati che ebbero la curiosità di aprire lo sguardo e la mente al di la di
credenze e miscredenze: Copernico, Brahe, Keplero, Galileo e Newton primi fra
tutti.
"It
is said that when someone contemplates the stars, this is to regain his own
spirit lost in the Universe" (Salvador Dali).
Nothing else could be more true than this!
The contact that one creates underneath the stars, inevitably leads strong feelings that open hearts and minds to the incredible charm
and mystery that bright or dimmer stars bring with themselves and, in larger context,
to the size of the Universe itself. As a logical consequence, the questioning
like "how, when, where, why" about the Cosmos. Questions that often
are answered as well as in other cases open questions still remain to explain. Science
leads answering to curiosity and questions, according to the Galilean method that
implicates "taking notes, theorizing and experimenting", where
possible.
By observing the stars Astronomy was born,
the oldest of all sciences; several monumental megaliths, ancient rock carving and
fragments of ancient observations are to prove it and have survived to present
day. The charm of the starry sky has been felt from the very earliest times and
stared out precisely once our progenitors, just after having emerged from the
darkness of a life dedicated solely to the material existence, took
consciousness of the world that surrounded them.
At the same time, Astronomy is also a
modern science, which has grown considerably in recent decades especially because
of sophisticated instrumentation as modern telescopes and radio-interferometers,
both terrestrial and space, as well as through the aid of interplanetary probes
sent off the space in order to study the Solar System, all lead by the Newtonian
gravity laws.
Nevertheless, Astronomy is still today
probably the most misunderstood of all sciences: few know it in its true
essence, which owns the physics and mathematics as its foundation; especially
because in many countries Astronomy is not taught in schools, otherwise it is taught
but very badly, neglecting the most significant of its aspects ... by the way,
because of the multitude of people who confuse it with astrology and its many
deceptions!
On the other hand, Astronomy is the only
science that has one huge crowd of fans and lovers of non-professionals
continues to grow worldwide, the Amateur Astronomers; people who are often not
confined only to learn things from books or journals but makes an active
contribution to the advancement of astronomy and useful especially in the
search for comets, in the observation of variable stars or meteor showers,
helping professionals significantly to the understanding mechanisms of some of
the laws that govern the universe.
But what exactly does Astronomy involve? We
could define it as the "science of the stars"; even more, we might
also add that Astronomy is concerned with the understanding the history of the Cosmos
and its evolution over time. There is a notable feature that makes Astronomy even
more a really fascinating science: the light beam of stars such as galaxies,
which provides us useful information to understand their own characteristics,
spreads in the Cosmo with a finite speed." This is a very remarkable
property, which makes Astronomy a real real window into the past of the Universe,
as the light of the stars or that of distant galaxies that we see today started
dozens, hundreds, thousands or billions of years ago! The Universe, in other
words, is presented to us as it was in the past!
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